Il 3 gennaio 1925, Benito Mussolini tenne un discorso alla Camera dei Deputati che segnò l’inizio ufficiale della dittatura fascista in Italia. Questo intervento, conosciuto come “Discorso del 3 gennaio“, rappresentò un momento cruciale nella storia politica italiana, consolidando il potere del Partito Nazionale Fascista e dando inizio a un periodo di regime autoritario che avrebbe avuto un impatto profondo sul paese nei decenni a venire.
Il Natale non è un periodo dell’anno, il Natale è uno stato d’animo.
Quando la persona che vedevo riflessa sullo specchio aveva meno rughe, molti capelli in più e quella luce negli occhi che sa di gioventù il Natale aveva un sapore magico.
C’era l’ansiosa attesa della decorazione dell’albero di Natale.
Ed eccoci qui… Ancora un altro anno che ci lascia…
Vorrei potervi dire che la mia saggezza aumenta coll’aumentare del giro-vita ma purtroppo non è così. Qualche giorno fa, in occasione dei consueti auguri di Natale in accademia, ho estratto un biglietto da una scatola che ne conteneva tanti di diverso colore;
Chat GPT scrivi una mail di protesta di 800 parole usando lo stile di Vittorio Sgarbi indirizzandola al Garante della Privacy tenendo conto delle seguenti indicazioni:
1) Ogni 100 parole utilizzare l’intercalare “Capra, capra, capra” e “vergogna, vergogna, vergogna”
2) Evidenzia il fatto che nonostante esista il Registro delle Opposizioni a cui tutti ci siamo iscritti,
Cari amiche, cari amici
è con il cuore colmo di speranza e la pancia colma di scacciata con la tuma e acciughe che auguro a tutti voi un felice 2023.
L’anno appena trascorso ci ha lasciato in eredità tanti eventi nefasti. Il conflitto in Ucraina, le repressioni in Iran,
Cari amici, anche quest’anno di cacca ce lo stiamo togliendo dalle scatole.
Prendendo spunto dagli auguri che vi ho fatto lo scorso anno, forse è meglio che sto zitto e non mi lasci andare ad auspici di sorta. Capisco che “Chiù scuru ‘i menzannotti un po’
Ieri abbiamo perso tutti.
Ha perso chi sperava in un DDL che, nonostante non fosse perfetto, rappresentava un buon inizio.
Ha perso chi sperava in un’Italia più moderna, una Nazione che tutelasse tutti.
Ha perso chi un anno fa è sceso in piazza per rivendicare il diritto di vivere tranquillamente la propria vita.
Alla fine i genitori indignati del MOIGE hanno vinto.
Censurato lo spot di Lino Banfi per un “Porca Puttena” che non poteva passare inosservato. Poco importa se i tanti nostalgici hanno ricordato le “gesta” di Oronzo Canà degli anni ottanta. A nulla è valsa la frase scaramantica recitata dai nostri beniamini pallonari freschi del titolo di campioni d’Europa.
Volevo mostravi qualche altra mia creazione. Sempre carta riciclata, tanta pazienza ed un po’ di fantasia. Ne è venuto fuori un anello. Vi piiace?
