Domani voterò Giancarlo Cancelleri.
E’ una scelta pensata, dolorosa. Ma è, per me, la migliore.
Da vent’anni affido il mio voto alla sinistra in tutte le sue sfumature. Domani, per la prima volta, non sarà così…
NON VOGLIO VOTARE A SINISTRA
Non voglio votare uno schieramento che, nonostante la palese inconcludenza di Crocetta, e le mosse in anticipo del principale avversario politico, non ha saputo presentare per tempo una candidatura unitaria forte dando così vità al consueto spaccamento che consegnerà, di fatto, la Sicilia ad altri schieramenti politici. Non abbiamo bisogno di una RIVOLUZIONE GENTILE. Ci serve una rivoluzione incazzata, unitaria, pensata, programmata. Non una sinistra accademica-filosofica ed una popolana che fa il comizio alla pescheria per dimostrare di essere la sinistra della sinistra. Serve una sinistra unica che dica e faccia cose di sinistra! Punto.
NON POSSO VOTARE A DESTRA
Non posso votare chi ha rappresentato (Musumeci escluso…) il peggio della nostra classe politica. Un coacervo di personaggi impresentabili, avidi di potere, che puntualmente promettono di cambiare le sorti della nostra martoriata isola.
Quando vedo Salvini elemosinare voti in Sicilia, ho un senso di malessere difficile da descrivere. Quando sento Berlusconi dire che verranno costruite strade, ferrovie, porti, ponti mi sento preso in giro e il mio malumore aumenta. Come possiamo votare certi personaggi che sciorinano slogan solo per avere consensi?
Non dite che il mio è un voto di protesta.
E’ un voto pensato.
Me ne assumo la piena responsabilità.
Buon voto a tutti.
Cosa ne pensi?