Questa mattina, mio figlio: <<Papà, a scuola, ognuno di noi deve portare un personaggio del presepe. Io ho scelto i Re Magi.>>
Ma come i Re Magi? Mi togli dalla scena quelli che, se non sono i protagonisti, poco ci manca???
Quelli tanto attesi, che arrivano da lontano?
Nella mia fantasia di bambino li ho sempre visti come qualcosa un pò fuori dal contesto del presepe. Immaginavo un terreno arido, polveroso (ma con la neve, sia chiaro!), con il consueto pastorello con sulle spalle la pecorella… Poi una grotta decrepita, San Giuseppe, Maria ed il povero bambinello riscaldato da mucca e asinello… e poi arrivano loro belli fighetti tutti agghindati.
Come quando Maria de Filippi presenta i tronisti alle pretendenti: <<Per te, Gesù Bambino, Baldassarre!!!>> e vai con la musichetta in sottofondo mentre fa il suo ingresso in pompamagna il Magio (si dice così???).
Ma poi, figlio mio, perchè tre statuette? Ti hanno chiesto un personaggio e tu gli porti tutta la comitiva? Vuoi aggiungere anche le paperelle ed il laghetto di stagnola? Aggiungiamo un po’ di muschio sintetico con polveri sottili degno del miglior amianto… Vuoi anche la statuetta del pescatore con il pesce attaccato all’amo? Che può anche essere nato il Salvatore del mondo, ma lui il piacere di una bella pescata non se la vuole mica togliere…
No figlio mio… Se proprio vuoi, ti porti a scuola il Re Magio con la Mirra(???). Di lui possiamo farne a meno… Mi sta un pò antipatico… E’ vero che nel simbolismo della Chiesa la mirra ha il significato dell’espiazione dei peccati, ma è anche vero che era una resina utilizzata nelle imbalsamazioni… Davvero un regalo indicato per un bimbo che viene al mondo… Non c’è che dire…
Come se andassi a trovare il figlio appena nato di un amico e portassi in dono un buono di € 50 da spendere in un agenzia di pompe funebri…
Facciamo così: portati il pastorello che fa i vasi di terracotta. Tanto il Re Magio di colore non vorrà sapere di tornarsene da dove è venuto e presto gli ruberà il lavoro!
Cosa ne pensi?